Prestiti a pensionati con pensione minima, come richiederli?

Tra le questioni finanziarie più discusse, i prestiti a pensionati che percepiscono una pensione minima sono le più frequenti. Per avere informazioni dettagliate si può consultare guidaprestitipensionati.it, ma di seguito offriremo una breve panoramica su questo argomento.
Questa categoria è riconosciuta dalla legge come coloro che percepiscono una pensione di circa 500 euro al mese titolari dell’assegno sociale, ma riguarda anche coloro che percepiscono quote leggermente più alte. Per loro sono previsti 3 forme economiche per richiedere il prestito.

La prima forma di richiesta coinvolge gli istituti bancari. La procedura prevede che chiunque può fare richiesta di prestito presentando regolare documentazione che ne attesta le generalità anagrafiche e l’importo costante della pensione. La banca provvede con una serie di verifiche ad accertare l’identità e la correttezza dei dati economici, incrociandoli con altri dati con i quali elabora la propria decisione. Molte volte la risposta è negativa, specie se il richiedente non può offrire altre garanzie come fideiussioni.

La seconda procedura di richiesta di prestito da parte dei pensionati con pensione minima è quella della cessione del quinto. Ciò comporta la stipula di un contratto con un piano di rientro attraverso un quinto della propria pensione. E’ uno strumento molto utilizzato, che si attiva attraverso l’istituto creditizio che richiede in maniera diretta all’istituto previdenziale la riscossione del 20% della pensione. Le rate sono diverse e la legge prevede un periodo compreso tra 1 anno e 120 mesi con un tasso fisso. L’istituto rifiuta il prestito nel caso la pensione sia di 501 euro poiché il quinto causerebbe la cessione di una parte troppo consistente della pensione che non assicurerebbe il livello minimo di sussistenza.

In ultimo per richiedere un finanziamento è possibile rivolgersi presso un istituto di credito per un prestito vitalizio bancario. Questa procedura prevede la possibilità di avere un prestito attraverso la garanzia del proprio immobile. Si attiva velocemente e per molti titolari di assegno sociale rappresenta l’unico metodo di accesso al credito. L’istituto provvede ad elaborare le rate e a presentare un piano di riscossione al richiedente, che in tal modo evita di dovere vendere il proprio immobile.