Prestiti cambializzati: convengono ai clienti e alle banche

Nel corso degli ultimi anni, le statistiche relative al mondo creditizio hanno messo in rilievo la notevole crescita dei prestiti cambializzati. Una crescita abbastanza sorprendente, considerato come nel corso degli anni questa soluzione avesse via via perso appeal, tanto da essere ormai considerata anacronistica. La domanda che si sono posti molti è quindi la seguente: a cosa è dovuto questo vero e proprio revival?

Una domanda che naturalmente dovrebbe essere preceduta da un esame relativo proprio alle caratteristiche di un prodotto abbastanza particolare, in quanto impostato su un titolo esecutivo come la cambiale. Per capire meglio di cosa si tratti, il nostro consiglio è di consultare guidaprestiticambializzati.it, sito che si propone come un punto di riferimento per i consumatori alla ricerca di preziose informazioni.

 

I prestiti cambializzati convengono agli enti eroganti

 

Il primo motivo di questa riscoperta è dovuto al fatto che i prestiti cambializzati convengono proprio agli enti che li erogano, in quanto apportano una notevole sicurezza di poter recuperare la somma prestata e gli interessi concordati in sede contrattuale. Chi lo chiede, infatti, solitamente porta a garanzia della sua richiesta o un immobile, oppure un garante, ovvero una terza figura chiamata a subentrare nei pagamenti ove il contraente principale all’improvviso dovesse sospendere i pagamenti. I rischi per gli enti che sono soliti proporre il prestito cambializzato sono proprio per questo motivo estremamente limitati.

 

I prestiti cambializzati convengono anche ai consumatori

 

A fronte del gradimento degli enti eroganti, va poi posto anche quello esplicitato dagli stessi consumatori. Il prestito cambializzato, infatti, prevede tassi di interesse non elevatissimi e le procedure per poterlo ottenere sono spesso ridotte al minimo, proprio perché le garanzie avanzate sono in grado di soddisfare la controparte. Naturalmente resta da stabilire quali tra le varie soluzioni proposte dal mercato possano rivelarsi più convenienti per i richiedenti. Il nostro consiglio è quello di prendere visione del TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), l’indicatore che tiene conto di tutti i costi collegati al finanziamento, che sono spesso nascosti o camuffati da banche e finanziarie che proprio a questo scopo sono solite mettere in risalto il TAN (Tasso Annuo Nominale).